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Museo della Città di Praga – La Casa All’Anello d’Oro (Dům U Zlatého prstenu)

La Casa All’Anello d’Oro si trova in via Týnská, nelle vicinanze della Piazza della Città Vecchia. La sua disposizione molto variegata, nata dall’unione architettonica di due case medievali indipendenti, permette ai curatori di creare un’esposizione molto varia, dove ogni locale può darvi un'impressione diversa.

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Orario di apertura

    • Gennaio – Maggio
    • mar, mer, gio, ven, sab, dom
    • 09.00 – 18.00
    • Giugno – Settembre
    • mar, mer, gio, ven, sab, dom
    • 09.00 – 20.00
    • Ottobre – Dicembre
    • mar, mer, gio, ven, sab, dom
    • 09.00 – 18.00

Prezzo d'ingresso

  • di base 180 CZK
  • ridotto 80 CZK
  • familiare 390 CZK

Contatti

  • Museo della Città di Praga – La Casa All’Anello d’Oro (Dům U Zlatého prstenu)
  • Týnská 6
  • 110 00 Praha 1 – Staré Město
  • +420601102961

Programma

La storia dell'edficio

La viuzza Týnská, una delle più antiche della Città Vecchia (Staré Město), portava dalla Piazza della Città Vecchia (Staroměstské náměstí) fino al Týn o Ungelt, un’antica corte per gli acquirenti stranieri, dove potevano stoccare al sicuro le loro merci, pagare il dazio e pernottare. La casa, però, prende il nome dallo stemma che porta – l’anello d’oro, che apparve nella prima metà del XVII secolo. La leggenda narra che l’anello fu perso da uno degli spettri della Città Vecchia durante le sue baldorie notturne. Un superstizioso abitante della via Týnská, che trovò l‘anello, lo appese sopra il portone della sua casa, dal momento che l’anello, essendo un cerchio chiuso, forniva protezione dalle forze del male. In questo luogo era inizialmente situata una casa gotica, della quale rimane il portale dell’entrata principale, la locanda ed alcuni minuti frammenti. Qui si spinava birra e vino. Le più antiche testimonianze della casa risalgono al XIV secolo, connesse ai nomi di Detrich Rechcer e, più tardi, a quello di Tomášek, il podestà praghese dei monti con vigneti. Nel XVI secolo la casa apparteneva a Jan Kase di Adam e Lukáš e, dopo la battaglia della Montagna Bianca (Bílá hora), a Simon, detto Anello. La casa cambiò aspetto nel Rinascimento, intorno al 1609. Tra le sue bellezze c’era il prezioso cortile porticato con colonne toscane, volte e altro. L’edificio è molto stretto e lungo. A sinistra troviamo la casa dove visse Václav Budovec, uno dei ventisette signori cechi giustiziati. In seguito, l’edificio subì un rimaneggiamento in stile barocco. Negli anni ´90 del XX secolo venne eseguita una ricostruzione generale dell’edificio su richiesta della Galleria della Città di Praga (Galerie hlavního města Prahy). Fu rispettata la disposizione rinascimentale e vennero conservati gli elementi gotici. Due soffitti in legno conservati vennero restaurati da Jindřich Růžička. Il soffitto più vecchio è tardo gotico, presenta soltanto tracce di colori e si trova nel tratto laterale al primo piano. Sullo stesso piano, subito accanto alla scalinata rinascimentale nell’ala d’entrata, troviamo un soffitto più giovane con due strati conservati di pitture e motivi rinascimentali e figurativi. Le pitture conservate nel corridoio ad archi nel mezzanino furono rimaneggiate dalla famiglia di restauratori Kubata. Furono installati due ascensori e fu così assicurato un accesso senza barriere architettoniche. Il cancello d’entrata con la rete con due bambole è completamente nuovo, costruito secondo un altro cancello in via Dlouhá. La ricostruzione dell’edificio fu terminata dal famoso architetto Vlado Milunic. La Galleria cittadina ottenne qui una superficie per esposizioni di 1350 mq per le sue collezioni. Gli spazi ricostruiti furono aperti nel 1998.

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Information source: Muzeum hlavního města Prahy