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Holešovice, il moderno cuore culturale della metropoli

130 anni fa Holešovice e Bubny sono entrati a far parte della Città Reale di Praga. Il quartiere è fiancheggiato su tre lati dalla Moldava e i giardini Letenské sady offrono delle vedute panoramiche sulla città che sembrano tele di un geniale pittore.

  • DOX – Centro dell’Arte contemporanea
  • DOX – Centro dell’Arte contemporanea
  • Festival del Nuovo Teatro «Letní Letná»
  • Bio Oko

L’attuale polso di Praga 7 testimonia degli inizi dell’industria in Boemia. All’ascesa di questo quartiere di caseggiati e di fabbriche ha contribuito l’eccezionale concentrazione di istituzioni culturali (l’Accademia di Belle Arti, il Museo Nazionale della Tecnica) e gli straordinari monumenti architettonici. Soffermiamoci davanti agli edifici più importanti di Holešovice.

Letná nel corso dei secoli

Cominciamo a Letná presso il padiglione di Hanau (Hanavský pavilon), trasportato nella sua sede attuale dall’Esposizione del Giubileo del 1891. L’edificio, progettato in un ricco stile di impronta barocca, era servito originariamente da «catalogo» dei prodotti cechi in ghisa. Proseguiamo per la spianata di Letná, dove il tempo ha ormai spazzato via i campi militari, le luccicanti parate militari e i cortei del Primo Maggio. Evoca ricordi anche dell’eccezionale assembramento del novembre 1989. Di questa località si è discusso animatamente per l’ultima volta in relazione alla pianificata costruzione della Biblioteca Nazionale su progetto di Jan Kaplický. Salendo i resti della monumentale scalinata arriviamo al luogo in cui si ergeva la mastodontica massa di pietra del monumento a J. V. Stalin (fino alla sua demolizione nel 1962). Tutto quello che ne è rimasto sono le salite di accesso e il muro di pietra frontale. Nel 1991 sulla sommità deserta è stato installato un metronomo gigante dello scultore V. K. Novák, il cui braccio metallico ci ricorda il ritmo inesorabile del tempo. Il vicino palazzetto di Letná (Letenský zámeček), che oggi è un ristorante,è stato costruito nel 1863 sul modello delle ville italiane.

Il divertimento in città

Letná rimane una meta popolare delle gite dei praghesi, qui si pattina, si pratica l’arte dei giocolieri, ogni anno alla fine dell’estate qui piantano i loro tendoni i protagonisti del Festival del Nuovo Teatro «Letní Letná» (Letná d’estate). Prima di arrivare all’imbocco della via Muzejní, con quei due frequentatissimi «gemelli» che sono il Museo dell’Agricoltura e il Museo Nazionale della Tecnica, l’attenzione viene attratta dal mosaico bianconero sui camini di areazione del Tunnel di Letná, una costruzione che l’artista Sýkora ha elevato al rango di oggetto d’arte. Attraversando il parco e percorrendo il Viale dei Platani arriviamo a quello che era originariamente il Ristorante Praha Expo 58. Questa interessante realizzazione a forma di ferro di cavallo su colonne era stata creata per l’Esposizione Mondiale di Bruxelles, dove aveva riscosso un fenomenale successo.

XIX e XX secolo all’unisono

Prima di arrivare a piazza Strossmayerovo náměstí con la chiesa neogotica di S. Antonio, fermiamoci a guardare le case delle vie Milady Horákové e Dukelských hrdinů. Questi edifici neorinascimentali vantano dei dettagli artistici, compresi i graffiti di Mikoláš Aleš. Vale la pena di notare anche il caseggiato funzionalista chiamato Molochov oppure il prezioso edificio noto come la Piccola Berlino (via U Smaltovny). In un altro edificio straordinario (via Františka Křížka) ha sede l’originale cinema Bio Oko, che offre un repertorio del tipo cinema d’essai. Con il Palazzo delle Fiere (Veletržní palác) in via Dukelských hrdinů gli architetti Tyl e Fuchs hanno creato uno dei primi edifici costruttivisti in Europa. Negli ultimi vent’anni l’originario Palazzo delle Fiere è sede della Galleria Nazionale di Praga e delle sue collezioni di arte moderna.

Omaggio all’industriale

Appena un centinaio di metri ci divide dal Parco Reale (Královská obora), chiamato popolarmente Stromovka, e dal Centro Espositivo (Výstaviště) con il Palazzo dell’Industria, una straordinaria costruzione di acciaio e vetro. Era stato edificato in occasione dell’Esposizione del Giubileo (1891) e nonostante il recente disastroso incendio dell’ala sinistra prosegue nei suoi progetti espositivi. Subito all’inizio della Stromovka troviamo uno dei pochi esempi notevoli di realismo socialista, l’edificio del Planetarium di Fragner, che dopo aver subito alcune innovazioni continua ad essere utilizzato a fini astronomici. Sempre che non scegliate uno dei molti percorsi che attraversano la Stromovka, un po’ più avanti, in direzione del Ponte di Libeň, potete osservare degli esempi di ricostruzione di ex fabbriche. Si tratta del centro culturale La Fabrika in via Komunardů e del Centro di arte contemporanea DOX, in via Poupětova, aperto nel 2008.

Dove andare a prendere un caffè:
Kafé Liberál
Heřmanova 6    facebook.com
Caffé in molti modi diversi.

Čokoládovna
Janovského 36    co-xo.cz

La specialità sono le torte fatte in casa.

Erhartova cukrárna
Milady Horákové 56    erhartovacukrarna.cz

Consigliamo la straordinaria meringa al cocco detta «laskonka».

Café Jedna
Dukelských hrdinů 47    cafejedna.cz

Acqua gratis, angolo-giochi per bambini.

Cukrárna Alchymista
Jana Zajíce 7    alchymista.cz

Non solo degli interni originali.

Ouky Douky Coffee
Janovského 14    oukydouky.cz

Comprende anche un negozio di libri usati.

Záletná
Kostelní 44    facebook.com

Ristorante e caffè di tipo familiare.

Letenský zámeček
Letenské sady 341    letenskyzamecek.cz
Caffé che ha il vantaggio di offrire una vista di prima classe sulla citt.

Michaela Zindelová
Giornalista, autrice o coautrice di venti libri che trattano di cultura e di stile di vita. Si interessa di moda, possiede una discreta collezione di spille, ama le calze lavorate, le belle scarpe e le borsette.

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